Personaggi illustri, architetti e ingegneri: ognuno di questi personaggi ha scritto una pagina del Design italiano e del made in Italy esportato in tutto mondo. La ricercatezza che incontra la genialità per dare vita a oggetti e complementi di arredo diventati celebri.
Di chi stiamo parlando? Lo raccontiamo in questo articolo.
Caffettiera “La Conica”
Aldo Rossi (1931-1997)
è stato uno dei maggiori architetti del Novecento: accettò la sfida di
eseguire interventi creativi su piccola scala. Dopo un servizio da tè e caffè con dettagli
particolari, progettò ben quattro caffettiere. La Conica, con la sua forma
ottagonale, rimase
l’opera che lo intrigò maggiormente. Il motivo, spiegò, fu che era molto affascinato
dalla forma svettante che gli ricordava edifici in miniatura, campanili o silos, che si innalzavano
verticalmente sul paesaggio urbano. Una vera icona del design degli anni Ottanta.
Come disse lui stesso: “La caffettiera, tra gli altri recipienti, o apparecchi domestici, si presta
particolarmente a diverse trasposizioni, ed analogie con gli edifici e le forme
dell’architettura.”
Macchina da scrivere – Olivetti
Ingegnere di professione, amante degli Stati Uniti, Camillo
Olivetti divenne famoso nel Bel Paese grazie a
un prodotto che da anni aveva riscosso successo in America. Fu il suo secondo viaggio in America che lo
arricchì delle competenze per la produzione di macchine da scrivere.
Nel 1911, dopo sette anni dal suo viaggio in America, presentò due macchine da scrivere con il nome
“Olivetti M1”. Il design per la realizzazione dei prodotti Olivetti, che aveva
migliorato i
modelli americani, ricopriva un ruolo fondamentale: l’obiettivo era di comunicare in modo immediato la
facilità di utilizzo. Nel 1912 Olivetti scriveva: «La macchina per scrivere non deve essere un
gingillo da salotto, con ornamenti di gusto discutibile, ma deve avere un aspetto serio ed elegante nello
stesso tempo».
Lampada da tavolo Atollo – Vico Magistretti
La lampada che ha fatto la storia del made in Italy. Disegnata nel 1977 da Vico Magistretti,
entra nella
collezione di design di musei di tutto il mondo e di innumerevoli case private: fa parte della
Collezione
Permanente del Design Italiano 1945-1990 alla Triennale di Milano.
La lampada
Atollo è composta da
due elementi distinti: sono collegati da un elemento sottile, praticamente inesistente quando la luce
è accesa.
Il punto di forza di Atollo è la struttura geometrica che trasforma un oggetto domestico in una
scultura astratta dalle proporzioni perfette.
È disponibile sia in alluminio laccato o in vetro. La differenza è racchiusa nella diffusione
della luce. Grazie al gioco della cupola e al riflesso dei raggi sul cono si accentua l’eleganza del
design. Grazie a questo progetto Magistretti vinse il suo secondo Compasso
d’Oro nel 1979.
Seduta UP5 – Gaetano Pesce
Le idee geniali arrivano sotto la doccia: per Gaetano Pesce
fu così.
La seduta delle poltrone è composta dal poliuretano espanso, il quale presenta le stesse
caratteristiche di una spugna: si espande e si restringe.
La seduta UP5 è soprannominata “Big Mama” o “Donna” in
riferimento al corpo
femminile, presentando forme sinuose e avvolgenti, trasmettendo l’idea di nascita e fertilità.
Riprendendo le sue parole, Pesce ribadì: "Le donne sono sempre state rinchiuse dalla loro paura
degli uomini e del pregiudizio maschile. Mi è piaciuta l'idea di dare alla poltrona una forma
femminile" .
La poltrona UP5 è riconosciuta come simbolo del design italiano e perfetta
espressione
dell’arredamento anni 60/70.
Gaetano Pesce è un’esponente del design italiano cosiddetto “radicale”. Il design
è il mezzo per condividere il proprio pensiero e le proprie emozioni.
Le caratteristiche che accomuna questi quattro personaggi sono la voglia di mettersi in gioco: la ricerca costante del dettaglio che può fare la differenza. Così, anche noi della Manuello Design prendiamo ispirazione dai celebri designer della storia italiana per riuscire a realizzare prodotti unici sempre nel nome del made in Italy.